I connazionali che versano in una situazione di indigenza possono ricevere dal Consolato Generale un aiuto di tipo economico (denominato “sussidio”) o di altro tipo (ricovero in una struttura di tipo geriatrica, assistenza medica, ecc.), sempre che i fondi destinati a tale scopo lo permettano e compatibilmente con le convenzioni in vigore nonché con la disponibilità all’interno delle strutture.
Requisiti
I presupposti per rientrare nella categoria di avente diritto ad un aiuto sono:
- il possesso della cittadinanza italiana;
- l’effettivo stato di indigenza;
- avere regolare residenza nella circoscrizione consolare di questo Consolato Generale (pertanto muniti di regolare DNI);
- essere in regola con l’iscrizione AIRE.
Documentazione
Per la valutazione dello stato di indigenza il connazionale deve presentare presso l’Ufficio Assistenza la documentazione di seguito elencata:
- originali delle ultime tre ricevute di tutti i pagamenti effettuati per la casa: di ognuno dei servizi (gas, luce, acqua, telefono fisso e cellulare) e delle tasse provinciali e municipali;
- ricevute delle entrate di tutto il gruppo familiare convivente: stipendi, pensioni argentine o straniere, affitti, ecc.;
- CUIL di tutti gli adulti conviventi che non possiedano ricevuta di entrate proprie;
- passaporto (se vigente. NON è necessario richiedere un passaporto nuovo);
- tickets d’acquisto di farmaci realizzato durante tutto il mese e relativa prescrizione medica.
*Nel caso in cui il connazionale non fosse in grado di recarsi autonomamente in Consolato, la richiesta di assistenza può essere fatta da un familiare o da altra persona coinvolta nel caso.
Il Consolato concentra le proprie risorse nell’assistenza alla fascia più povera di connazionali, sulla base dei seguenti criteri:
- reddito (priorità a coloro che ne sono totalmente sprovvisti, che non ricevono pensione o altri sussidi o hanno solo la pensione minima argentina);
- età (priorità ai più anziani);
- situazione di famiglia (priorità alle persone che non hanno abitazione o che non hanno familiari che li possano aiutare);
- salute (priorità a coloro che necessitano di cure prolungate e/o molto onerose);
- familiari a carico con handicap fisici o mentali.
L’assistenza viene prestata principalmente attraverso i seguenti strumenti:
- concessione di sussidi economici – si tratta dell’erogazione di somme di denaro destinate a far fronte alle più impellenti necessità di ordine materiale. Tali sussidi vengono corrisposti in base alle disponibilità di bilancio e non possono rappresentare in alcun modo una prestazione a carattere continuativo, obbligatorio o di natura pensionistica;
- convenzioni medico-sanitarie – attraverso le Convenzioni stipulate con idonee istituzioni, i cittadini italiani indigenti, residenti nella nostra Circoscrizione, possono usufruire di assistenza medico-sanitaria;
- convenzioni con Istituti di ricovero per anziani – attraverso le Convenzioni stipulate con idonee istituzioni, il Consolato garantisce la cura ed il ricovero a connazionali anziani indigenti che, non potendo essere autosufficienti, o non potendo contare su una soluzione abitativa idonea perché privi di mezzi e/o rete familiare di appoggio, hanno bisogno di un ricovero che garantisca non solo la sussistenza basica ma anche assistenza infermieristica, psicologica e socio-affettiva continua;
- rimpatrio definitivo in Italia – il rimpatrio a carico dell’Erario di connazionali residenti all’estero potrà essere effettuato soltanto in favore di persone indigenti, in genere emigrate dall’Italia da molti anni, le cui condizioni di vita siano estremamente precarie e senza prospettive di miglioramento nel Paese di residenza. L’interessato dovrà fornire una dichiarazione di familiari disposti ad accogliere il congiunto in Italia e di assumersi le responsabilità connesse con il mantenimento e l’assistenza del rimpatriando attraverso apposita dichiarazione resa presso il Comune o la Questura di residenza dei familiari stessi. Tale dichiarazione costituisce il requisito imprescindibile por ottenere il rimpatrio a carico dell’Erario.