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Legalizzazione di firme e Certificazione di traduzione/copia

La legalizzazione è un requisito essenziale affinché un atto straniero possa produrre in Italia i suoi effetti legali.

Per i Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ott. 1961, alla quale hanno aderito anche Italia e Argentina, la legalizzazione degli atti notarili, giudiziari e dello stato civile è sostituita dall’apposizione dell’Apostille.

Tanto la legalizzazione quanto l’Apostille consistono nella attestazione della qualifica legale del pubblico ufficiale (o funzionario) che ha sottoscritto l’atto, e l’autenticità del suo sigillo o timbro.

In Argentina, l’Apostille viene applicata, oltre che dal Ministero degli Affari Esteri, anche dai “Colegios de Escribanos” (Collegi notarili), nello specifico per la legalizzazione della firma del traduttore giurato effettuata dal funzionario del “Colegio de Traductores” (albo dei traduttori) competente. Ciò consente ai cittadini argentini di non doversi più recare nei Consolati per la legalizzazione dei documenti.

In sostanza, il visto di conformità di traduzione degli atti può essere sostituito con l'”Apostille dell’Aja” apposta dal Ministerio de Relaciones Exteriores o dal “Colegio de Escribanos” competente sulla firma del funzionario del “Colegio de Traductores” che ne certifica l’iscrizione all’albo (cd. “doppia apostille”).

L’atto pubblico argentino verrà riconosciuto valido in Italia grazie all’Apostille apposta sul documento e sulla traduzione.

Nel caso in cui si volesse usufruire del servizio in Consolato, controllare le relative istruzioni